La proroga attuata dalla Legge di Bilancio 2018

La Legge di Bilancio 2018, oltre alla proroga degli incentivi fiscali di cui vi abbiamo già parlato, ha approvato il rinvio al 30 giugno 2019 dell’obbligo di adeguamento alle norme antincendio per le attività ricettive turistico-alberghiere con più di 25 posti letto. Potranno avvalersi di tale proroga solo le strutture che presenteranno al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, entro il 1 dicembre 2018, la Scia parziale, attestante il rispetto di almeno quattro prescrizioni fra le seguenti:

– resistenza al fuoco delle strutture, reazione al fuoco dei materiali;
– compartimentazioni;
– corridoi;
– scale;
– ascensori e montacarichi;
– reazione al fuoco dei materiali;
– vie d’uscita ad uso esclusivo, con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco;
– vie d’uscita a uso promiscuo, con esclusione dei punti dove è prevista la reazione al fuoco di materiali;
– locali adibiti a deposito.

Riflessioni sull’adeguamento alle norme antincendio

Tale proroga di fatto rinvia ancora una volta l’annosa questione dell’adeguamento alle norme antincendio delle strutture ricettive con più di 25 posti letto. Sono anni infatti che le associazioni di categoria operano nella speranza di posticipare il più possibile tale aggiornamento. Questo perché i costi da sostenere comporteranno una spesa non indifferente, legata non solo all’importo delle opere necessarie, ma in alcuni casi anche alla sospensione dell’attività.

La questione è senza dubbio spinosa, ma non si può continuare ad evitarla rimandando di volta in volta gli obblighi di legge. Sebbene sia un concetto che fa fatica ad entrare nella mentalità comune, la Sicurezza dovrebbe essere percepita come un’istanza prioritaria, sia dagli operatori che dai consumatori. Spesso però dagli utenti stessi viene data più rilevanza agli interventi di restyling delle strutture piuttosto che a quelli finalizzati ad aumentarne la sicurezza. Sarebbe auspicabile un vero e proprio cambio di mentalità che faccia corrispondere a quest’ultimo tipo di attività un ritorno in termini di immagine e quindi di affidabilità e prestigio.

strutture-ricettive-antincendio

I vantaggi di un adeguamento puntuale

L’obbligatorietà ormai è vicina e, come detto sopra, è anche assoggettata alla consegna, fra meno di un anno, della Scia parziale che attesti il rispetto di almeno quattro prescrizioni. Si dovrà dunque intervenire, almeno in parte, e anche in tempi brevi. A questa considerazione si aggiunge un ulteriore elemento di valutazione.

La Legge di Bilancio 2018, oltre a tutte le novità già segnalate, ha prorogato il credito d’imposta per le strutture turistiche, istituendo nuovi fondi ad hoc. Il cosiddetto Tax Credit Alberghi, istituito nel 2014 col Decreto Cultura e Turismo, ma riproposto nella Manovra Finanziaria 2018, consiste in un credito fiscale del 65% per le spese per ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica, abbattimento delle barriere architettoniche, interventi antisismici e acquisto di mobili e attrezzature in alberghi e agriturismi.

Nello specifico, fra le spese considerate eleggibili dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in relazione a interventi di ristrutturazione edilizia troviamo:

  • sostituzione di serramenti interni (porte interne) con altri aventi caratteristiche migliorative
    rispetto a quelle esistenti (in termini di sicurezza, isolamento acustico);
  • installazione o sostituzione di impianti di comunicazione ed allarme in caso di emergenza e
    di impianti di prevenzione incendi ai sensi della vigente normativa;

Le spese agevolabili sono quelle sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 con un credito di imposta per ciascuna impresa che non può superare i 200.000 euro nel biennio di riferimento.

Considerati tutti questi elementi, perché dunque non valutare di iniziare a pianificare, nella loro globalità, gli interventi necessari all’adeguamento alle norme antincendio?

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