Ultimamente, purtroppo, sentiamo parlare spesso di droni a causa dell’uso militare che se ne sta facendo nei conflitti in corso. Questi oggetti, che abbiamo cominciato a conoscere ed apprezzare nella loro veste di giocattoli o dispositivi per realizzare bellissimi video, hanno visto sviluppi nei più svariati ambiti. L’utilizzo nel settore bellico è senz’altro il più tristemente noto, ma oggi vi vogliamo parlare del prezioso ruolo dei droni nel monitoraggio ambientale e nella sicurezza.
L’evoluzione tecnologica e i massici investimenti hanno permesso di trasformare questi apparecchi da oggetti ludici a efficaci strumenti di controllo, capaci di raccogliere, trasmettere e analizzare dati in tempo reale. La crescita esponenziale del mercato è stata alimentata dalla richiesta di soluzioni tecnologiche per la sicurezza, l’agricoltura, la logistica e le infrastrutture.
Le applicazioni sono svariate:
- monitoraggio forestale e vegetazionale con tecnologia multispettrale e termografica;
- rilevazione di discariche abusive o inquinamento fluviale;
- sorveglianza di aree protette contro il bracconaggio;
- controllo della qualità dell’aria grazie a sensori specializzati;
- rilevazione precoce di incendi boschivi con termocamere e sistemi di video-analisi.
In tutti questi contesti, i droni non sono pensati come alternative alle esistenti misure di salvaguardia, ma come implementazioni delle stesse. Nell’ambito della sicurezza e del monitoraggio ambientale, infatti, essi colmano il gap esistente fra le rilevazioni a lungo raggio – ma a bassa risoluzione – dei satelliti e le segnalazioni e gli interventi di vedette e mezzi di terra.
Il ruolo dei droni nella prevenzione incendi
Nell’ambito della lotta agli incendi boschivi, di cui abbiamo parlato spesso nel nostro blog, i droni risultano estremamente efficaci.
Grazie alla possibilità di essere dotati di strumenti altamente tecnologici come sensori termici ad alta risoluzione, intelligenza artificiale per il rilevamento visivo e trasmissione dati a lunga distanza, i droni rappresentano sicuramente uno strumento prezioso.
Essi, infatti, possono sorvegliare vaste aree e inviare informazioni alle centrali di controllo in modo continuativo e senza presidio umano diretto. La gran quantità di dati raccolti in tal modo concorre a costituire una database, fondamentale per individuare situazioni ricorrenti, zone critiche e condizioni di rischio elevato che possono richiedere misure preventive.

Uno degli aspetti più interessanti di queste nuove applicazioni è la possibilità di gestire i droni da remoto. Ciò consente non solo di controllare in tempo reale più dispositivi distribuiti sul territorio, garantendo un controllo di ampio raggio e continuativo, ma anche di inviare velivoli in caso di segnalazioni di allarme.
A fronte di questi vantaggi, sussistono però alcuni ostacoli all’impiego massiccio di questi apparecchi. Il primo impedimento è di tipo normativo e dipende dalla complessità delle autorizzazioni per il volo oltre la linea visiva. Quindi vi sono difficoltà di tipo tecnico, legate alla mancanza di soluzioni scalabili, e culturali, dovute alla diffidenza verso l’utilizzo dei droni in contesti tradizionalmente presidiati dall’uomo.
L’impiego dei droni in altri ambiti della sicurezza
Oltre alla prevenzione e gestione degli incendi, i droni possono rivelarsi strumenti efficaci anche in molti altri settori. Dalla sicurezza urbana, al controllo perimetrale di aziende e infrastrutture critiche, fino ad arrivare al monitoraggio di porti, aeroporti, campi eolici e fotovoltaici, l’utilizzo di questi velivoli autonomi e tecnologicamente avanzati può rappresentare una risorsa preziosa.
I benefici principali risiedono nella possibilità di attivare un servizio autonomo, che può essere integrato con diverse applicazioni tecnologiche e che non è soggetto a vincoli burocratici. A tutto vantaggio della salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza più in generale.



