All’inizio di quest’anno, sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato pubblicato il DM 4 gennaio 2024, finalizzato ad incentivare la realizzazione di impianti agrivoltaici innovativi di natura sperimentale. Tale decreto, entrato in vigore il 14 febbraio 2024, prevede lo stanziamento di oltre 1 miliardo di euro dal PNRR per la costruzione di soluzioni nelle quali coesistano la produzione di energia pulita e l’attività agricola. Queste soluzioni, da realizzarsi entro il 30 giugno 2026, dovranno sviluppare una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.

Il provvedimento mira alla promozione di soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza, in cui la produzione di energia non solo sia pienamente compatibile con le attività agricole, ma ne migliori anche la redditività, favorendo il recupero dei terreni per usi produttivi.

Monitoraggio degli impianti agrivoltaici

Un aspetto sostanziale di questa operazione è quello relativo al monitoraggio dei sistemi, che deve garantire la continuità dell’attività agricola e pastorale sottostante l’impianto, per tutto il periodo di vita utile dello stesso. Inoltre, è richiesto che siano supervisionati il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

Allo scopo di valutare alcuni degli elementi suddetti, una soluzione efficace è rappresentata da un impianto di videosorveglianza che, riprendendo le aree H24, è in grado di offrire una fotografia delle eventuali modificazioni intercorse nel tempo.

Per il monitoraggio degli aspetti legati alla sicurezza, è necessario mettere in atto diversi tipi di controllo. Per evitare interruzioni nella fornitura di energia dovuti ad atti vandalici o al furto dei cavi di rame, la protezione perimetrale dei campi fotovoltaici è fondamentale. La stessa risulta efficace anche nel salvaguardare i capi di bestiame delle eventuali attività di allevamento affiancate alla produzione di energia.

Non meno importante è la sicurezza antincendio. Infatti, i pannelli solari in certe condizioni possono surriscaldarsi, causando una riduzione dell’efficienza o addirittura un guasto dell’intero sistema. In casi estremi, queste anomalie danno origine ad incendi che possono rapidamente estendersi a tutto l’impianto, comportando gravi danni e ingenti perdite economiche. Questo è ancor più rischioso nel caso di impianti agrivoltaici, nei quali le fiamme metterebbero in pericolo anche l’attività agricola e pastorizia.

Monitoraggio dei pannelli fotovoltaici

Fra le soluzioni più innovative ed efficaci, specificamente mirate alla protezione dei pannelli fotovoltaici c’è il nuovo sistema di rivelazione termica lineare di Thermostick. Grazie ad un cavo in fibra ottica, posizionato fra ogni fila di pannelli, è possibile monitorare costantemente la temperatura degli stessi, individuando precocemente le eventuali anomalie.
I vantaggi di questa soluzione sono molteplici, in particolare:

  • Individuazione precoce e precisa delle variazioni di temperatura che permette un tempestivo intervento atto a prevenire l’incendio o la propagazione dello stesso;
  • Risposta rapida agli eventi con immediata attivazione dell’allarme;
  • Necessità di poca manutenzione in quanto i cavi non vanno né puliti né calibrati, con conseguente riduzione dei costi.

Sebbene sia particolarmente efficace nella protezione di campi fotovoltaici, il sistema di Thermostick si presta ad essere adottato in molteplici ambiti di applicazione poiché riesce a discriminare le interferenze ambientali che sono spesso causa di malfunzionamento dei dispositivi di rivelazione più comuni.

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