Proprio all’inizio di questa estate avevamo parlato della lotta agli incendi boschivi con un post che, oggi, sembra essere stato quasi profetico. In realtà di profetico non aveva molto, piuttosto preannunciava una serie di problematiche che sono emerse puntualmente con l’arrivo dei mesi caldi.
Sulla base dei dati dell’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, il 2021 è stato l’anno peggiore dal 2008, con una perdita di 140.000 ettari di boschi. A seguito di questo disastroso record, il Governo ha approvato il Decreto Incendi, contenente disposizioni per contrastare il fenomeno.

Contenuti del Decreto per la lotta agli incendi boschivi

Sulla base del Decreto, il Dipartimento della Protezione Civile dovrà redigere il Piano Nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri per la prevenzione e la lotta attiva contro gli incendi boschivi. Il documento, a cadenza triennale, andrà ad integrare l’ordinaria pianificazione regionale.

In primo luogo, grazie al supporto di un Comitato Tecnico, si dovranno individuare e valutare strumenti innovativi fra cui:

  • tecnologie idonee all’integrazione dei sistemi previsionali, di sorveglianza, monitoraggio e rilevamento dell’ambiente;
  • mezzi aerei ad ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto;
  • mezzi terrestri;
  • formazione.

Il Decreto stabilisce inoltre che, già nel 2021, i Ministeri dell’interno e della Difesa siano autorizzati all’acquisto di mezzi aerei e terrestri e di attrezzature e strumentazioni utili a contrastare il fenomeno degli incendi. Per il triennio 2021-2023 sono stati stanziati 100 milioni di euro da impiegare nell’attuazione dei Piani antincendio boschivi, approvati dalle Regioni.

Importanza della prevenzione nella lotta agli incendi

Come abbiamo già detto, l’identificazione precoce degli incendi, sebbene sia un’attività complessa, rimane la soluzione più efficace. E’ necessario impostare una strategia che, attraverso un controllo accurato del territorio, miri ad eliminare le cause e non soltanto ad arginare i danni. Le attività manutentive e infrastrutturali, come la realizzazione di vasche di rifornimento idrico, postazioni di atterraggio per i mezzi di soccorso e tracciati spartifuoco, sono fondamentali. Oggi, però, molti Paesi stanno puntando su soluzioni preventive basate su sistemi di videosorveglianza specializzati, come quello realizzato con le telecamere PTZ della Axis Communications in Croazia.

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