In qualità di partner tecnologico, abbiamo presentato spesso gli eventi organizzati dalla Fondazione Magnani Rocca. Sebbene goda di una location unica, immersa in uno splendido parco, la “Villa dei Capolavori” non ha una posizione centrale. Nonostante ciò, l’attenta direzione artistica riesce ad attirare visitatori, non solo da Parma e provincia, ma anche dalle città limitrofe, come Reggio Emilia e Piacenza.
Le mostre, infatti, non sono mai delle mere esposizioni di opere, ma puntano a ricreare una visione completa del contesto culturale da cui hanno preso le mosse i lavori dei vari artisti.

Questo approccio caratterizza anche la mostra su Amedeo Modigliani, attualmente in corso. Fino al 18 luglio 2021, sono esposti il dipinto “Femme au col blanc”, raffigurante Lunia Czechowska, moglie di Léopold Zborowski, amico di infanzia e mecenate di Modigliani, e cinque ritratti a matita di personaggi della capitale francese degli anni Dieci. Il clima culturale della Parigi di quel periodo viene richiamato attraverso alcune delle opere appartenenti alle raccolte della Fondazione (Cézanne, Renoir, Monet, Matisse e Braque), offrendo al pubblico un’immagine vivida della scena artistica del tempo.

Accanto a queste opere e ai lavori di Modigliani, vengono esposti inoltre importanti esempi della pittura senese e cézanniana, nonché delle maschere tribali della Costa d’Avorio. Proprio l’essenzialità stilistica della tradizione trecentesca e quattrocentesca senese e le qualità plastiche della scultura africana avevano contribuito, infatti, alla concezione assolutamente originale del ritratto dell’artista.

Le sei opere di Amedeo Modigliani, in prestito dal Museo di Grenoble, rappresentano dunque il punto di partenza di un percorso espositivo più ampio che mira ad analizzare il rapporto fra disegno e pittura e più in generale la capacità introspettiva del suo lavoro di ritrattista, cercando di coglierne le influenze e i riferimenti culturali.

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