Il 13 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato, in fase preliminare, il cosiddetto “DdL Concretezza”. Il Disegno di Legge, presentato dal Ministro Giulia Bongiorno, è finalizzato a garantire e migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione e ad aumentarne la qualità dei servizi. Sono diverse le misure proposte a tale scopo:

  • sblocco del “turn over” e autorizzazione a nuove assunzioni in sostituzione del personale che cessa il servizio nel 2018;
  • redazione del Piano triennale delle azioni concrete che consenta la programmazione delle attività tese a migliorare i risultati;
  • istituzione del Nucleo della concretezza che, in collaborazione con l’Ispettorato, svolga attività di controllo e indirizzo per le amministrazioni;
  • sostituzione dei buoni pasto relativi ai lotti oggetto di risoluzione da parte di Consip S.p.A.:
  • introduzione dei sistemi di identificazione biometrica e videosorveglianza per contrastare il fenomeno dell’assenteismo.

Identificazione biometrica e lotta all’assenteismo

Quest’ultimo punto occupa una parte corposa del Provvedimento. Il tema è particolarmente delicato per le implicazioni che ha relativamente alla protezione dei dati personali. Ne abbiamo già parlato nel post “Controllo accessi e dati biometrici: un binomio in divenire” citando il caso del Comune di Santa Margherita Ligure, ma ulteriori e più recenti episodi hanno sottolineato ancora una volta la gravità e la diffusione del fenomeno dell’assenteismo. Proprio allo scopo di risolvere tale annosa questione e sulla base dei positivi risultati ottenuti in via sperimentale da alcune amministrazioni, il DdL Concretezza prevede l’applicazione generalizzata dei sistemi di identificazione biometrica e videosorveglianza. Ovvero i tradizionali sistemi di rilevazione delle presenze (fogli firme o badge) verranno sostituiti dal rilevamento delle impronte digitali per l’ingresso e l’uscita, il tutto monitorato da videocamere.

Le relative procedure attuative della disposizione verranno disciplinate d’intesa con il Garante per la protezione dei dati personali con cui, oltre alle modalità di trattamento dei dati biometrici, verranno stabilite anche le relative misure di garanzia, da emanarsi nel rispetto dell’articolo 9, par. 2, del Regolamento (UE) 2016/679. 

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