Come riportato in tutte le notizie delle ultime settimane, stiamo vivendo un momento storico eccezionale e drammatico. La salute e la sicurezza delle persone sono state attualmente messe al centro delle politiche socio-sanitarie ed economiche, ma, una volta superata l’emergenza, appare logico che esse dovranno continuare ad essere considerate prioritarie. 

In questo contesto alcune aziende, fra cui Dahua, Hikvision, Flir e Optotherm, stanno proponendo degli innovativi sistemi per la rilevazione della temperatura corporea, basati sulla tecnologia termica. Tale tecnologia ha subito una forte spinta negli ultimi tempi, trovando applicazione in svariati campi. Nell’ambito della sicurezza antintrusione, essa è già ampiamente diffusa e utilizzata, soprattutto in realtà medio-grandi. Solo pochi mesi fa, nel post “Telecamere termiche Hikvision: da oggi anche per residenziale e small business” vi avevamo presentato una linea di prodotti di ultima generazione, adatti anche alla protezione di interni ed esterni di dimensioni ridotte.

Come funziona la rilevazione della temperatura corporea

Oggi, sulla spinta dell’emergenza Coronavirus, sta prendendo sempre più piede l’applicazione della tecnologia termica alla rilevazione della temperatura corporea, finalizzata ad arginare situazioni di potenziale rischio sanitario. In caso di infezioni da virus infatti, la febbre è uno dei sintomi primari e più facilmente individuabili. Le termocamere riescono a rilevare le radiazioni infrarosse emesse dai corpi, determinando i corrispondenti valori di temperatura e restituendoli visivamente con una mappatura in scala di grigio o a colori che rende immediata la percezione di anomalie.

Il sistema però non deve essere considerato uno strumento di misurazione infallibile e decisivo, ma una soluzione che consente di monitorare in modo rapido ed efficace flussi importanti di persone e di effettuare uno screening preliminare dei soggetti potenzialmente a rischio.

Caratteristiche dei sistemi

Pur differenziandosi per alcuni dettagli, tutti i sistemi sono accomunati dalle seguenti caratteristiche tecniche:

  • Range di misurazione della temperatura di 30°-45°;
  • Tolleranza nella rilevazione del ±0,5% che scende a ±0,3% in presenza della BlackBody, cioè un’unità di calibrazione continua, da inserire nella scena inquadrata dalla telecamera,  che, trovandosi costantemente a 35°, offre un immediato termine di paragone;
  • I dispositivi sono proposti con ottiche diverse per adattarsi ad ambienti con caratteristiche dimensionali differenti. Mediamente la distanza di installazione rispetto al punto di controllo dovrebbe essere di 1,50-3,00 metri, mentre l’altezza di 1,50-2,00 metri;
  • Si dovrebbe prevedere l’installazione delle termocamere in aree con condizioni ambientali costanti, all’interno delle quali realizzare delle canalizzazioni (fisse o mobili) di larghezza variabile tra 1 e 1,5 metri.

rivelazione della temperatura corporea

 

I dispositivi generalmente uniscono la rilevazione ottica a quella termica e supportano in contemporanea due algoritmi, il primo per il riconoscimento facciale e il secondo che misura la temperatura solo sul volto rilevato, riducendo in tal modo i falsi allarmi. In alcuni casi gli apparecchi dispongono anche di altoparlante integrato o di contatto di allarme che consentono di lanciare una segnalazione in presenza di valori anomali.

I sistemi per la rilevazione della temperatura corporea rappresentano una soluzione efficace e versatile per il contenimento dei rischi sanitari. La semplicità di installazione li rende adatti ad essere impiegati in svariati contesti, dai più complessi, come aeroporti, stazioni, ospedali, a quelli più contenuti, come aziende di medie o grandi dimensioni.

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